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GRACES_A CORPO LIBERO_Il Corriere della Sera_07/08/2024
Silvia Gribaudi racconta la condizione femminile
“La performance ironizza sulla condizione femminile, esplorando da un punto di vista drammaturgico un tempo di inadeguatezza, un tempo di onnipotenza e un tempo di accettazione in una contaminazione di tecniche espressive.”
GRACES_A CORPO LIBERO_La Repubblica (intervista)_07/08/2024
Silvia Gribaudi “A 5o anni danzo leggera con l’estetica delle curve”
«Questo viaggio temporale include le trasformazioni del mio corpo, diverso nella forma, ma uguale nell’essenza: il centro dell’azione è lo stesso mio organismo, però meno tonico, più di donna e meno di ragazza.»
GRACES_A CORPO LIBERO_Il Messaggero_06/08/2024
Il ballo di Gribaudi è un inno ironico al corpo imperfetto
“Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere, cercando leggerezza, ironia e humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento in dialogo col tempo.”
GRAND JETÉ_Bergamo News_22/06/2024
“Grand Jeté” di Silvia Gribaudi coinvolge il Teatro Sociale sfidando l’iireversibilità di ogni finale
di Marco Zonca
“Un’accettazione nella ritualità che non perde mai di vista l’esecuzione coreografica.”
GRACES_Art a Part of Culture_22/03/2024
La parola al Teatro #98. Graces. L’ironia di Silvia Gribaudi sugli stereotipi della danza
di Valeria Vite
“L’opera si interroga inoltre su cosa sia necessario per creare una performance di danza. A Silvia Gribaudi sono sufficienti le pulsazioni di un battito cardiaco e un movimento ripetitivo, talvolta soltanto quest’ultimo. Danza è vita, movimento, dinamismo, sicuramente non regole. Per ballare si può anche soltanto spruzzare dell’acqua per terra e scivolare sulla superficie del palcoscenico. Dimenticatevi i balletti tradizionali e aspettatevi l’inaspettato.”
GRAND JETÉ_Dance Art Journal_04/02/2024
Silvia Gribaudi’s Grand Jeté
di Giordana Patumi
“Gribaudi, from the start, playfully deconstructs these established movements of classical dance, turning them from the backbone of ballet into a source of interaction and shared gestures. The performance cleverly engages the audience, blurring the lines between choreographer, performers, and spectators.”
GRAND JETÉ_Mouvement_31/01/2024
Silvia Gribaudi: le grand soir en tutu
di Lena Hervé
“En proposant une suite de variations autour d’une figure technique, Silvia Gribaudi réussit le tour de force de présenter une pièce exigeante qui n’a rien à envier au ballet classique dont elle pirate les codes en créant un espace de réjouissance collective qui sonne, en creux, comme un appel à libérer nos corps, nos gestes et nos esprits des carcans qui les policent. Faire le grand saut ne demande parfois qu’un tout petit pas de côté.”
R.OSA_Un Fauteuil pour l’Orchestre_30/01/2024
R.OSA, de Silvia Grabaudi, au Théâtre de la Ville, Théâtre des Abbesses, Paris,
dans le cadre du festival Faits d’hiver
di Nicolas Thevenot
“Avec R.OSA, Silvia Gribaudi et sa trublionne interprète Claudia Marsicano osent le tout pour le tout et montent au front : s’exposer sur une scène de danse dans un corps qui ne répond pas au stéréotype de la danseuse. Parler de déconstruction serait réducteur tant la proposition, proprement performative et disruptive, nous embarque, dans une chevauchée aventureuse, clownesque et poétique à la fois, vers des contrées inédites.”
GRAND JETÉ_Un fauteuil pour l’orchestre_26/01/2024
di Nicolas Thevenot
“Démontant les rouages de cet événement mondain par excellence (la soirée à l’opéra), elle inverse ironiquement les causes et les effets : Grand jeté commence par la fin, une succession de saluts, d’applaudissements sollicités comme une mise en ridicule de ces exclamations, cris, vivats, qui émaillent les opéras et les ballets et signent autant une sincère émotion qu’une manière de s’afficher et se distinguer en tant que connaisseur de ce monde.”
GRAND JETÉ_Altre Velocità_14/11/2023
A salto di danza. La “Grand Jeté” di Silvia Gribaudi
di Agnese Doria
“Un enorme lavoro d’insieme, calibrato, definito e chirurgico sulla coreografia, sui disegni dei gesti e dei corpi nello spazio scenico vuoto talmente candido da far risaltare qualsiasi movimento e al contempo una cura sottile degli interstizi, dei brandelli di spazio tra i performer in scena in un continuo dialogo tra corpo collettivo e individuale, due polarità che mutano, si intrecciano senza mai escludersi, respirano, vivono e convivono.”
GRAND JETÉ_Krapp’s Last Post_01/11/2023
Grand jeté. Il debutto di Silvia Grabaudi a Torinodanza
di Mario Bianchi
“Grand Jeté si mostra quindi anche come metafora possibile di una speranza improvvisa, un salto cosciente verso un avvenire migliore, che nella nostra esistenza spesso si esplicita dopo un subitaneo fallimento.”
GRAND JETÉ_La Stampa (intervista)_20/10/2023
“Con Torino ho un rapporto d’amore, è un cuore pulsante artistico”
di Francesca Rosso
“Una spaccata in aria che obbliga a lasciare andare, saltare, toccare terra. La coreografa che al centro della sua ricerca pone l’ironia, il valore sociale del corpo e la relazione pubblico-performer ci invita a spiccare il nostro volo.”
GRAND JETÉ_La Lettura, Il Corriere della Sera (intervista)_03/09/2023
Il salto fa esplodere gli stereotipi del corpo
di Valeria Crippa
“La coreografa torinese che ama infilzare gli stereotipi del corpo perfetto torna, qui, a scandagliare — con il sottile tocco dell’ironia e una robusta scrittura fisica contemporanea— il linguaggio del balletto classico-accademico focalizzandosi sul passo più eclatante del virtuosismo: il grand jeté, ovvero il salto esplosivo in cui il corpo del ballerino si solleva da terra fendendo l’aria con le gambe in spaccata. Più che un prodigio tecnico, uno stato dell’esistenza, un preludio, un nuovo inizio, secondo Gribaudi.”
GRACES_Euronews (intervista)_03/06/2023
“Graces” di Silvia Gribaudi: la bellezza liberata
di Manuela Scarpellini e Frédéric Ponsard
«Forse la bellezza è qualcosa che per me è una continua ricerca e anche una direzione. E cercare questa bellezza è qualcosa che apre sicuramente uno stato mentale, un piacere.»
GRACES_Springback Magazine_14/03/2023
Anna Kozonina journeys through an impressive programme but wonders why we keep caging dance in black boxes and white cubes
di Anna Kozonina
“In Graces, what could have been a rather hackneyed ‘diversity’ theme comes to life in a charming way. The work is very accessible to any audience and connects general issues around our bodies’ lives and images with the professional problem of the dancer’s changing body. Paradoxically, irony permits seriousness and directness, and the grotesque prevents overacting: Graces ends up being full of kindness.”
GRACES_Danza&Danza (intervista)_03/2020
Silvia Gribaudi
di Maria Luisa Buzzi
“It takes just a few minutes spent in Silvia Gribaudi’s company to see that the artist and the person are one and the same: both possess intelligence, depth, irony, naturalness and curiosity.”
GRACES_Stratagemmi_06/08/2019
Kilowatt festival 2019 – Graces
di Maddalena Giovannelli
“In tempi in cui le questioni legate al genere e alla sua relazione con il potere sono spesso affrontate con serietà e intransigenza, Silvia Gribaudi […] si prende il gusto di attraversarle con una risata e di sottoporle al pubblico con l’ironia sottilmente clownesca che è da sempre il suo marchio di fabbrica.”
GRACES_Il Sole 24 Ore_10/07/2019
«Santarcangelo Festival» dissacrante e rivoluzionario, tra fantascienza e gioco
di Roberto Giambrone
“Graces, prendendo spunto dalle grazie del Canova, si propone come uno straniante divertissement che chiama in causa il pubblico, per dimostrare come certi stereotipi siano di fatto improponibili nel caos in divenire della società contemporanea.”
A CORPO LIBERO_Västerbotten-Kurinen_25/04/2019
Dubbla verk om kroppsglädje
di Marit Strandberg
“Med små, små men betydelsebärande gester och uttryck gör hon oss varse sin förlägenhet och obekvämlighet. På ett humoristiskt sätt förmedlas dubbelheten till hennes egen kropp med ömsom kärlek och ursäkter, lite missnöje – men en väg mot för- soning och njutning stakas ut hälsa, och när Lou Reeds Passenger drar igång har alla hämningar släppt.”
R.OSA_Sipario_27/09/2018
30 anni di TANZ IM AUGUST, Festival Internazionale di danza contemporanea di Berlino 2018
di Gloria Reményi
“R.OSA è uno studio sul corpo che si ribella alla gravità, un corpo allo stesso tempo scenico e sociale che induce lo spettatore a mettere in discussione il proprio conservatorismo estetico e a lasciarsi coinvolgere e affascinare dal magnetismo di quel corpo in dieci passi, in dieci esercizi per nuovi virtuosismi. Marsicano passa dal canto al cabaret, dalla pantomima alla danza; coinvolge il pubblico in balli di gruppo e risate contagiose; sfida i dogmi estetici indossando un costume turchese e poi un completo intimo nero, svelando così quanto la sua femminilità sia lontano dal canone riconosciuto e rompendo con disinvoltura e ironia un importante tabù del nostro tempo. Una performance coraggiosa e significativa quella di Marsicano che con empatia riesce a trasmettere allo spettatore la voglia di osare e di liberarsi da ogni preconcetto estetico.”
R.OSA_Berkshire fine arts_09/09/2018
Tanz im August, Berlin 2018
di Angelika Jansen
“A better proof of an amazing change of perception as soon as emotions color a visual impact is hard to come by.”